venerdì 27 aprile 2018

Jesi, in zona SMIA, Appartamento completamente arredato di 70 mq. con corte esclusiva di 150 mq.

JESI (zona SMIA)
Di recente costruzione, appartamento di 70 mq. al piano terra, mai abitato e libero su tre lati, composto da: Soggiorno, cucinino, 2 camere e bagno.
Corte esclusiva di 150 mq. in parte piastrellata e cantina.
Si vende completamente arredato con mobili nuovi e moderni.
Classe Energetica D. Indice di prestazione < 72.2 KWh/mq.anno.
AJE 3147 – euro 155.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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giovedì 26 aprile 2018

Jesi, a due passi dal centro, Appartamento ristrutturato di 53 mq. con mansarda abitabile.

Jesi (Corso Matteotti)
A due passi dal centro, Appartamento di 53 mq. completamente ristrutturato nel 2010.
Posto al secondo ed ultimo piano di una piccola palazzina di sole tre unità abitative, l’immobile è  così composto: Ingresso sul soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale con panoramico balcone a livello e bagno. Al piano superiore collegata internamente all’appartamento tramite un’elegante scala, si trova una mansarda finita come l’appartamento in cui è stato ricavato un piccolo salottino, dotata di riscaldamento e finestra.
Completa la proprietà sottotetto e soffitta condominiale.
Classe energetica certificata A/3.
AJE 2154  Euro 110.000
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martedì 24 aprile 2018

Jesi, Appartamento di recente costruzione di 60 mq. a due passi dal corso

Jesi ( zona centrale)
A due passi dal corso,  Appartamento di recente costruzione di 60 mq.
Posto al primo piano di una palazzina di quattro piani e servito di ascensore, l’immobile è così composto: Soggiorno con angolo cottura, due camere e un bagno.
Fornito di impianto di climatizzazione e  riscaldamento autonomo.
Completa la proprietà, un posto auto privato e coperto.
Certificazione Energetica in fase di rilascio.
AJE 3160   euro € 133.000
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lunedì 23 aprile 2018

Jesi, luminoso appartamento da rivedere di 132 mq. con progetto di ristrutturazione

JESI (via Papa Giovanni XXIII)
Nelle immediate vicinanze del centro ed in posizione riservata, luminoso appartamento da rivedere di 132 mq. con progetto di ristrutturazione. Soluzione con due ingressi di cui uno indipendente, composta da: Soggiorno, cucina abitabile, tinello, 2 camere matrimoniali, studio, ripostiglio e bagno. Completa la proprietà: Corte esclusiva di 82 mq. con loggiato e posto auto.
Classe Energetica: G. Indice di prestazione energetica: >132,5 KWh/mq. anno.
AJE 4446 euro 110.000
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Acquisto seconda casa, quali sono le spese

Acquisto seconda casa, quali sono le spese
L’acquisto di una seconda casa comporta spese notarili e il pagamento di imposte. Bisogna tenere presente che in questo caso non sono previsti sconti fiscali e non è neppure possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 19% sugli interessi passivi del mutuo. Vediamo quali sono le tasse da pagare.
Al momento della firma di un contratto di compravendita immobiliare, bisogna pagare le imposte, che ricadono sull’acquirente e non sul venditore. Le tasse vengono versate, attraverso il notaio, all’atto del rogito e non prima. Esse si sommano al prezzo di vendita indicato nel compromesso.
Le tasse sulla seconda casa – Le imposte da pagare sull’acquisto della seconda casa variano a seconda che il venditore sia un soggetto privato o un’impresa. Nel primo caso l’atto è soggetto all’imposta di registro, nel secondo si sconta quasi sempre l’Iva. Peraltro, se ad acquistare è un privato, l’Iva non può essere neanche recuperata e grava su di lui come qualsiasi altro costo.
Le tasse da pagare quando si compra da un’impresa costruttrice sono le seguenti:
- Iva al 10% del prezzo totale dell’immobile per le abitazioni classificate o classificabili nelle categorie        catastali diverse da A/1, A/8 e A/9 (immobili di lusso); invece per le categorie catastali A/1, A/8 e A/9 si sconta l’Iva al 22% (per la prima casa, invece, l’Iva è al 4%);
- imposta di registro fissa di 200 euro;
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- imposta catastale fissa di 200 euro.
Ma l’acquisto della seconda casa da una ditta è soggetta a Iva solo se:
- il venditore è un’impresa costruttrice o di ripristino dei fabbricati entro cinque anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento; oppure anche dopo i 5 anni se il venditore sceglie nell’atto di vendita o nel contratto preliminare di assoggettare l’operazione a Iva;
- oppure si tratta di vendita di immobili abitativi destinati ad alloggi sociali, per i quali il venditore sceglie nell’atto di vendita o nel contratto preliminare di sottoporre l’operazione a Iva.
In tutti gli altri casi, la vendita della seconda casa da impresa è Iva esente. In tale ipotesi bisognerà pagare:
- l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% del prezzo totale dell’immobile e comunque mai in misura inferiore a 1.000 euro;
- l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- l’imposta catastale fissa di 50 euro.
Se invece il venditore è un privato, la vendita è sempre Iva esente e bisognerà invece pagare:
- l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% del prezzo totale dell’immobile e comunque mai in misura inferiore a 1.000 euro;
- l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- l’imposta catastale fissa di 50 euro.
Gli atti assoggettati all’imposta di registro proporzionale e tutti gli atti e le formalità necessarie per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari sono esenti dall’imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie.
Spese notarili acquisto seconda casa – Con la registrazione dell’atto di vendita e la relativa trascrizione, il notaio provvede a corrispondere le imposte per conto dell’acquirente. Quest’ultimo però deve pagare anche la parcella del notaio.
Imposta sui rifiuti sulla seconda casa – A meno che non si dimostri che l’immobile non è ammobiliato e che non sono state attivate le utenze, sulla seconda casa (anche se disabitata) deve essere pagata l’imposta sui rifiuti.
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venerdì 20 aprile 2018

Appartamento indipendente di 76mq. al piano terra di una Villetta in bioedilizia

A 11 km. da Jesi
Al piano terra di una moderna Villetta costruita recentemente in bioedilizia, appartamento indipendente di 76mq. composto da soggiorno-cucina, 2 camere, bagno e ripostiglio.
Completano la proprietà un giardino esclusivo di 500 mq. con impianto di irrigazione, un posto auto e un piccolo accessorio esterno.
La soluzione immobiliare dispone inoltre di impianto fotovoltaico da 3wk e pannelli solari, impianto di aria condizionata e riscaldamento a pavimento.
Villa Bioedil    euro 215.000
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giovedì 19 aprile 2018

Jesi, luminoso appartamento COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO di 130 mq.

JESI (via Leopardi)
Nelle immediate vicinanze del centro ed in posizione riservata, luminoso appartamento COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO di 130 mq. Soluzione con due ingressi di cui uno indipendente, composta da: Soggiorno-cucina, sala, 3 camere, 2 bagni e ripostiglio. Completano la proprietà: Corte esclusiva di 85 mq. con loggiato e posto auto interno.
AJE 4449  euro 160.000
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martedì 17 aprile 2018

Jesi, zona Smia, Appartamento di 100 mq. in ottime condizioni con ampia mansarda abitabile.

Jesi (zona Smia)
In posizione tranquilla, Appartamento di 100 mq. sito al secondo ed ultimo piano di un piccolo condominio.
L’immobile, in ottime condizioni, è composto da: Soggiorno con stufa a pellet, cucina abitabile, due camere matrimoniali, una camera singola, due bagni e due balconi a livello.
Collegata internamente tramite una comoda scala in legno, ampia mansarda finita come l’appartamento composta da soggiorno con angolo cottura, una camera, un bagno e due ripostigli.
In tutta l’abitazione è presente un bellissimo parquet.
Completa la proprietà, garage di 20 mq.
AJE 4200 euro 230.000
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lunedì 16 aprile 2018

Ho una crepa in casa: ecco quando devo preoccuparmi

Ho una crepa in casa: ecco quando devo preoccuparmi
E’ come la crepa nel parabrezza dell’auto, ma in casa. Ne hai appena vista una sul soffitto e la domanda è: devo davvero preoccuparmi? Tutti abbiamo avuto crepe o fessure sul tetto o sui muri della nostra casa: appaiono all’improvviso, non si capisce da cosa sono dovute e non si sa cosa fare al riguardo.
“Una crepa è di solito una patologia dell’edificio. Sono classificate come lievi, importanti, gravi o molto gravi. Questa classificazione dipende più da come compromettono la sicurezza dell’edificio e non tanto dalla forma o dalle dimensioni. Ci possono essere crepe grandi che non sono pericolose e altre di dimensioni più piccole che possono anticipare un problema più grande”, spiega Pablo García, di Atrezo Arquitectos. Ecco come capire qual è il loro grado di importanza:
Crepa nella struttura
Il consiglio è quello di informarsi su quale sia il sistema strutturale dell’edificio e vedere se la crepa è posizionata su pilastri, travi o pareti. “In linea di principio – sottolinea García – una frattura di qualsiasi dimensione in un elemento strutturale, come una verticale in un pilastro di cemento, è un problema molto importante. Rappresenta la perdita della capacità portante della sezione, il che compromette la stabilità dell’edificio, il quale può essere dichiarato inagibile”.
Crepa in elementi non strutturali
Se il problema non compromette il sistema strutturale, potrebbe essere dovuto a un comportamento scorretto del sistema strutturale su elementi che non lo sono (per esempio, incrinature verticali nelle partizioni risultanti da una compressione eccessiva). “Ciò significa che gli elementi non destinati a questo scopo sono stati caricati a causa di qualche errore nella trasmissione dei pesi. La forma delle crepe indica l’origine del problema”.
Crepe nel soffitto attorno ai pilastri
Le crepe hanno una forma pericolosa se si verificano lungo il pilastro. Come commenta García, “potrebbe essere un errore nello sforzo di taglio prodotto dal fenomeno della punzonatura. Per capire, è come sostenere una torta sulle candele. Sicuramente questi elementi l’attraversano senza essere in grado di sostenerla”.
Non confondere le crepe con le fessure
“Le crepe sono quelle aperture incontrollate di un elemento di superficie che ne influenzano l’intero spessore. Le fessure sono aperture incontrollate che riguardano solo la superficie dell’elemento o la sua finitura superficiale”. Non si dovrebbero confondere neppure le giunture di dilatazione delle fessure. “I giunti di dilatazione sono elementi che consentono movimenti relativi tra due parti di una struttura o tra la struttura e le altre con cui funziona. E’ una separazione tra elementi costruttivi in ​​tutto il suo spessore, ma intenzionalmente”.
Il tempo, la chiave
“Una fessura può essere più grave di una crepa a seconda della situazione, ma la cosa più importante da ricordare è il fattore tempo. Se una crepa non aumenta di dimensioni per anni, non dovrebbe essere un problema. Ma se lo fa in breve tempo deve essere controllata. In molti casi si utilizza un globulo di gesso poiché è più sensibile alle fessure e la sua evoluzione può essere monitorata”. In generale, la crepa è più grave, perché le fessure sono solitamente superficiali, mentre le crepe attraversano l’elemento. Ma bisogna sempre verificare se si trovano negli elementi della struttura.
In ogni caso e come consiglio generale, se troviamo crepe nella nostra casa, è meglio contattare un professionista.
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martedì 10 aprile 2018

A pochi km da Jesi, Villetta singola di 210 mq. con corte esclusiva di 500 mq.

A pochi km da Jesi
In un paese nelle vicinanze di Jesi in posizione comoda e riservata. Villetta singola di 210 mq. disposta su 2 piani e composta al piano terra da: Soggiorno-cucina, 2 camere, bagno e garage; al piano primo da: Sala, cucina, 3 camere, bagno e due balconi. Corte esclusiva di 500 mq.
Possibilità realizzare 2 appartamenti indipendenti.
Villa Alba  euro 155.000
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Trascrizione contratto preliminare di compravendita, quali sono i vantaggi

Trascrizione contratto preliminare di compravendita, quali sono i vantaggi
Firmando il contratto preliminare l’acquirente si impegna ad acquistare e il proprietario a vendere. Solo con la firma del rogito notarile chi compra entra in possesso dell’immobile, è in questo momento che avviene il trasferimento della proprietà della casa.
Il primo passo di una compravendita, dunque, è il compromesso, che viene redatto su una scrittura privata. Ma cosa succede se si decide di trascrivere il contratto preliminare nei pubblici registri immobiliari?
La trascrizione del contratto di compravendita – che non è un obbligo, ma una facoltà posta a tutela dell’acquirente – consente all’acquirente di contrapporre il proprio atto di acquisto a eventuali terzi, che possono essere i creditori del venditore oppure altri soggetti a cui il venditore ha ceduto lo stesso immobile. La trascrizione serve anche per cautelare l’immobile acquistato da pignoramenti o ipoteche che eventuali creditori del venditore potrebbero trascrivere prima del rogito e che, se così fosse, sarebbero opponibili all’acquirente. Trascrivendo il preliminare ci si mette al riparo dalla possibilità di perdere il bene appena acquistato a seguito di tutti gli eventi successivi alla trascrizione stessa.
Che differenza c’è tra il preliminare trascritto e quello non trascritto? Il preliminare trascritto vince i pignoramenti anteriori e successivi alla trascrizione della vendita e successivi alla trascrizione del preliminare. Il preliminare non trascritto vince solo i pignoramenti successivi alla trascrizione della vendita.
Per procedere alla trascrizione del preliminare occorre che il compromesso sia stato stipulato con atto notarile o con scrittura privata autenticata. Sarà il notaio stesso a provvedere alla trascrizione del preliminare. In sede di registrazione è necessario pagare l’imposta di registro in misura fissa pari a 200 euro indipendentemente dal prezzo della compravendita.
Se al preliminare viene data attuazione con la stipula del contratto definitivo, gli effetti del contratto definitivo retroagiscono al momento della trascrizione del preliminare. Questo significa che è come se il contratto definitivo fosse stato stipulato alla data in cui è stato firmato il compromesso.
Affinché però si verifichi la retroattività del contratto definitivo alla stipula del preliminare, è necessario che anche il contratto definitivo venga trascritto entro un anno dalla data che le parti hanno fissato nel preliminare per la conclusione del definitivo, in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione del preliminare.

mercoledì 4 aprile 2018

Comodato d’uso a titolo gratuito di un immobile, di cosa si tratta e come funziona

Comodato d’uso a titolo gratuito di un immobile, di cosa si tratta e come funziona
Il contratto di comodato d’uso gratuito per un immobile consente di consegnare gratuitamente il bene in questione a terzi, con l’obbligo di restituirlo alla fine del periodo contrattuale. È un’opzione che può essere presa in considerazione dal genitore che voglia concedere a titolo gratuito al figlio un’abitazione.
Tramite il contratto di comodato d’uso gratuito, l’uso dell’immobile è concesso dal proprietario (comodante) a titolo gratuito al comodatario. Tale tipologia di contratto si differenzia dal contratto di affitto o locazione in quanto non prevede il pagamento di un corrispettivo ed è consigliabile nel caso in cui si voglia lasciare utilizzare a una persona un bene immobile senza che sia dovuto alcun canone.
Il contratto di comodato d’uso gratuito per un immobile è disciplinato dagli articoli 1803 e successivi del codice civile e prevede che il comodatario diventi titolare di un diritto personale di godimento dell’immobile senza avere alcun diritto di proprietà.
Il contratto può essere in forma scritta con registrazione all’Agenzia delle Entrate tramite il modello 69 e pagamento dell’imposta di registro pari a 200 euro con il modello F23, o in forma verbale. Ai fini fiscali, l’operazione non è soggetta al pagamento dell’Iva, il contratto deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate e l’immobile oggetto dell’operazione deve essere denunciato nella dichiarazione dei redditi di chi concede l’immobile, per cui dal comodante, ovvero, dal proprietario.
Al momento della registrazione, vanno consegnate due copie del contratto con firma in originale: una copia verrà trattenuta dall’Agenzia delle Entrate, una verrà consegnata al proprietario mentre al comodatario sarà rilasciata una semplice fotocopia senza imposta di bollo. Per ogni 4 pagine di contratto, ogni 100 righe, va acquistata una marca da bollo da 16 euro. Qualora il contratto di comodato, sia a tempo determinato, questo può essere rinnovato, pagando ad ogni rinnovo l’imposta di registro pari a 200 euro, se invece contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile è a tempo indeterminato, l’imposta di registro va pagata una sola volta.
Per quanto riguarda la tassazione degli immobili concessi in comodato uso gratuito a parenti, genitori-figli, sono state introdotte dalla legge di Stabilità 2016 diverse e importanti novità come ad esempio la riduzione Imu/Tasi pari al 50% dell’importo dovuto per il genitore o figlio che cede a titolo gratuito l’uso di un altro immobile al figlio o padre, a patto che il contratto sia regolarmente registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Lo stesso beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile non di lusso adibito a propria abitazione principale.
Nel dettaglio, lo sconto 50% Imu/Tasi per il comodato d’uso gratuito genitori figli – secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità 2016 – è possibile a patto che:
il contratto di comodato d’uso gratuito tra genitori e figli, o viceversa, sia regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate;
il comodante possegga un solo immobile in Italia e che risieda e dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.
Lo stesso beneficio è riconosciuto anche quando il comodante oltre a possedere l’immobile concesso in comodato, possegga nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, fatta eccezione delle abitazioni di categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
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Jesi, in buona posizione, Appartamento di 40 mq.in buone condizioni ideale uso investimento

Jesi (zona Monte Tabor) 
In buona posizione, al primo piano di un piccolo condominio, appartamento bilocale da 40 mq. in buone condizioni e con due ingressi. Composto da soggiorno-cucina, camera matrimoniale e bagno. Tetto completamente rifatto. Cucina inclusa nel prezzo.
Soluzione immobiliare ideale ad uso investimento.
AJE 2113   euro 30.000
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martedì 3 aprile 2018

Vantaggi e svantaggi di una casa nuova e usata

 
Vantaggi e svantaggi di una casa nuova e usata
Quali sono i fattori che fanno propendere per una casa nuova o per una usata? Spesso la scelta è dettata dall’indole stessa dell’acquirente: chi predilige il nuovo difficilmente opterà per l’usato, mentre chi ama i vecchi palazzi non si farà tentare dalle nuove costruzioni. 
Ma ci sono altri elementi che influiscono sulla decisione finale.
I vantaggi del nuovo
Per il nuovo i vantaggi risiedono proprio nel fatto di avere a che fare con una nuova costruzione, con garanzia decennale contro eventuali difetti di costruzione. Ma non solo. In questo caso gli impianti sono all’avanguardia: basso impatto energetico e ambientale, garantito da certificazione energetica in classe A o B, struttura antisismica, dotazioni di domotica. La struttura poi è più moderna, il che garantisce una maggiore tenuta del valore nel tempo.
Gli svantaggi del nuovo
In genere, il nuovo si paga tra il 10 e il 25% in più rispetto all’usato, questo anche perché l’offerta è più limitata. Spesso, poi, le zone nuove non sono complete dal punto di vista dei servizi.
I vantaggi dell’usato
In questo caso, i prezzi al metro quadro sono più bassi. Il bonus ristrutturazione, poi, consente di recuperare nell’arco di un decennio il 50% delle spese effettuate. Il prezzo resta più basso rispetto al nuovo anche tenendo conto dei costi di ristrutturazione. Questa tipologia di immobili, inoltre, spesso si trova nei centri storici.
Gli svantaggi dell’usato
Per quanto riguarda gli svantaggi, bisogna sottolineare l’impegno e lo stress che i lavori di ristrutturazione comportano. Sempre su questo fronte, c’è poi il rischio di eventuali imprevisti che possono incidere sui preventivi e sui tempi per eseguire i lavori. C’è poi l’impossibilità di intervenire sulle parti comuni se non sono in ordine o efficienti.
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Jesi, in zona residenziale e ben servita, luminoso Appartamento di 95 mq. in ottime condizioni

JESI (zona Parco del Ventaglio)
In zona residenziale e ben servita. Appartamento luminoso di 95 mq. in ottime condizioni. Situato al quinto ed ultimo piano con ascensore. Composto da: sala, cucina abitabile, 2 camere matrimoniali e una cameretta, bagno, ripostiglio e 3 balconi. Completano la proprietà un doppio garage, un posto auto esterno e una soffitta.
AJE 4120 euro 150.000
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