mercoledì 29 ottobre 2014

Contratti di locazione, tutte le agevolazioni fiscali per gli inquilini


Contratti di locazione, tutte le agevolazioni fiscali per gli inquilini
Chi vive in un immobile in affitto può usufruire di agevolazioni fiscali, sotto forma di detrazioni sulle spese sostenute per il canone di locazione. Le diverse detrazioni devono esere riferite solo al periodo dell'anno in cui ricorrono le condizioni richieste e non sono cumulabili. Ecco tutte le agevolazioni previste.
Detrazioni inquilini a basso reddito
Secondo quanto previsto dalle legge n 431 del 9 dicembre 1998 è prevista una detrazione per i contratti di locazione di unità destinate ad abitazione principale, a seconda del reddito dell'inquilino. Nello specifico si tratta:
- 300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493, 71 euro
- 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493, 71, ma non a 30.987, 41 euro. Con redditi superiori non spetta nessuna locazione. Va ricordato inoltre che nella determinazione del reddito complessivo va compreso anche quello dei fabbricati locati assogettato a cedolare secca.
Giovani che vivono in affitto
I giovani tra i 20 e i 30 anni che stipulano un contratto di locazione hanno diritto a una detrazione pari a 991,60 euro.
Il beneficio spetta per i primi tre anni, ma devono essere rispettati i seguenti requisiti:
- L'abitazione locata deve essere diversa dall'abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati
- Il reddito complessivo non deve superare i 15.493, 71 euro. Nella determinazione del reddito complessivo anche in questo caso va compreso il reddito dei fabbricati locati assoggettato a cedolare secca.
Il requisito dell'età è soddisfatto anche se non ricorre per l'intero anno d'imposta in cui si intende fruire della detrazione.
contratto a canone concordato: le agevolazioni
ai contribuenti intestatari di contratti di locazione a canone convenzionato o concordato spetta una detrazione di:
- 495, 80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
- 247, 90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro
Se il reddito complessivo è superiore a quest'ultimo importo, non spetta alcuna detrazione. Nella determinazione del reddito va considerato anche il reddito dei fabbricati locati con cedolare secca. La detrazione non spetta per i contratti di locazione tra enti pubblici e contraenti privati.
Detrazioni contratti di locazione per studenti universitari
Detrazioni anche per gli studenti iscritti ad un corso di laurea in un'università ubicata in un comune diverso da quello di residenza. La detrazione spetta nella misura del 19% per un importo non superiore a 2.633 euro.
Per usufruire della detrazione devono essere rispesttati i seguenti requisiti
- Gli immobili devono essere ubicati nello stesso comune in cui ha sede l'università o in comuni limitrofi, distanti almeno 100 km da quello di residenza e, in ogni caso, in una diversa provincia.
- I contratti di locazione devono essere stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n 431.
- La detrazione si applica anche ai canoni relativi ai contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legamente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.
- La detrazione spetta anche se le spese sono state sostenute per i familiari fiscalmenete a carico.
- La detrazione non è ammessa per i contratti di sublocazione.
A partire dal 2012, la detrazione spetta anche per i canoni di locazione derivanti da contratti stipulati dagli studenti fuori sede iscritti a corsi di laurea presso università estere, con sede presso uno stato dell'unione europea o in uno dei paesi aderanti all'accordo sullo spazio economico europeo.
Detrazione trasferimento per motivi di lavoro
Il lavoratore dipendente che ha trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo e ha stipulato un contratto di locazione può usufruire di una detrazione di:
- 991, 60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493, 71 euro.
- 495, 80 euro se il reddito complessivo supera i 15.493, 71 euro, ma non i 30.987, 41 euro
Requisiti:
- Il nuovo comune deve trovarsi ad almeno 100 kilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione
- La residenza nel nuovo comune deve essere stata trasferita da non più di tre anni dalla richiesta della detrazione
La detrazione può essere fruita nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza. L'agevolazione non spetta per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, come ad esempio le borse di studio.
Nella determinazione del reddito complessivo va compreso anche il reddito dei fabbricati locati con cedolare secca.
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lunedì 27 ottobre 2014

In zona centrale e residenziale, Appartamento di 86 mq. completamente ristrutturato

 
JESI (zona Gramsci)
In zona centrale e residenziale, posto al terzo ed ultimo piano, appartamento di 86 mq. completamente ristrutturato. La soluzione è composta da: soggiorno-cucina, due camere, bagno, ripostiglio e balcone panoramico. Completano la proprietà: soffitta adibita a lavanderia, grande garage ed ampia corte condominiale.
Classe energetica G.
AJE 3163 - euro 185.000


giovedì 23 ottobre 2014

Jesi: Appartamento ristrutturato a due passi dal centro


Jesi (zona San Francesco)
In ottima posizione a due passi dal centro, appartamento di 50 mq. al piano terra e con ingresso semi-indipendente. Composto da: Soggiorno, cucinino, camera matrimoniale e bagno. Completa la proprietà: Corte esclusiva di 50 mq. Ristrutturato. Ideale uso investimento, in quanto già locato ad un buon affittuario e con ottima rendita.
Classe Energetica F. Indice di prestazione energetica: <132,5 KWh/mq. anno.
AJE 2155 - euro 84.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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lunedì 20 ottobre 2014

Riscaldamento: un grado in più costa il 7% in bolletta. Ecco i consigli per risparmiare


Riscaldamento: un grado in più costa il 7% in bolletta. Ecco i consigli per risparmiare
Muri mal isolati, infissi che lasciano disperdere calore, caldaie poco efficienti. Arrivato il momento di riscaldar casa, impossibile non pensare alle prime cause dell'alta bolletta “invernale”: ogni 100 euro di spesa di riscaldamento è così infatti che le famiglie ne “buttano via” 54, «basti pensare che in Italia l'efficienza media del sistema edificio-impianto di riscaldamento è del 46%», ricorda Marco Decio, direttore polo mercato privato di Cofely (società di Gdf Suez che si occupa di efficienza energetica e ambientale).
Impianti, infissi e soprattutto l'involucro sono dunque gli elementi su cui bisogna intervenire per alleggerire il peso del riscaldamento sul budget familiare. «La prima risposta sta nell’integrazione di soluzioni innovative, per ottenere il massimo della resa energetica. La progettazione e l'ammodernamento degli impianti – osserva Decio - devono però andare di pari passo con un atteggiamento di maggiore attenzione generale verso gli sprechi. A volte infatti non servono interventi drastici, ma basta iniziare con piccole accortezze per ottenere già risultati concreti». Qualche esempio?
La temperatura, innanzitutto
Regolare la temperatura interna dell’abitazioni sui 20°C, che già consentono un clima confortevole: un solo grado in più farebbe salire i consumi di circa il 7% annuo. Non utilizzare il riscaldamento nelle ore notturne o eventualmente, se ci sono ambienti più freddi, cercare di mantenersi intorno ai 16°C. Per diffondere il riscaldamento in maniera efficiente e quando serve, installare e programmare bene i cronotermostati che gestiscono gli orari di accensione e le temperature nei locali durante la giornata: meglio prevedere modelli con impostazioni settimanali per differenziare i giorni feriali da quelli festivi, e quindi in base alla diversa permanenza in casa.
Termovalvole e contabilizzazione
Tra i consigli di Cofely c’è anche quello di installare nei propri radiatori delle valvole termostatiche: con un costo ridotto, si può così ripartire il calore nelle varie stanze ed escludere automaticamente il termosifone quando nell'ambiente viene raggiunta la temperatura desiderata. D'altra parte è inutile tenere ad esempio in attività il termosifone della cucina mentre sono accesi forno e fornelli. Non regolare comunque le termovalvole sul valore massimo (cioè 5), altrimenti se ne vanifica la funzione. Se si ha un impianto di riscaldamento centralizzato, un sistema di contabilizzazione consente poi di pagare, oltre alla quota fissa stabilita dall'assemblea condominiale, soltanto il calore di cui si è effettivamente goduto (calcolato con i ripartitori sui radiatori), inducendo i condòmini a eliminare gli sprechi. Termovalvole e contabilizzatori dovranno essere installati in tutta Italia entro il 31 dicembre 2016. Ma Lombardia e Piemonte hanno già da tempo fissato i termini, rispettivamente, al 1° agosto 2014 e al 1° settembre 2014 (anche se le sanzioni scattano dal 2017 e dal 2016).
Controllo dei radiatori
Quanto ai radiatori in sé, tenerli liberi da copritermosifoni, mobiletti da incasso o tende, e spurgare l'aria per conservarne la massima efficienza (l'aria nelle tubazioni dell'impianto tende infatti a depositarsi nei radiatori impendendone il pieno riscaldamento e facendo lavorare inutilmente la caldaia). I vecchi termosifoni potrebbero non avere una valvola di sfiato dell'aria: farla installare non costa molto.
Ricambio e circolazione dell'aria
Spesso si usa tener socchiuse le finestre per ore. Sbagliato. Meglio spalancarle tutte per una decina di minuti al massimo, per creare corrente senza far raffreddare i muri e gli oggetti interni. Cercare di ridurre comunque gli spifferi e in generale gli scambi termici con l'esterno. E di evitare i mescolamenti d'aria tra gli ambienti della casa: meglio chiudere la porta della stanza che non si usa, anche se la si sta riscaldando.
Attenzione al boiler
Il boiler va installato più vicino possibile al punto di utilizzo, per evitare dispersioni di calore dell'acqua calda lungo le tubature. Va inoltre regolato su una temperatura intermedia, non superiore ai 55°C, e non tenerlo acceso per tutta la giornata se non se ne fa un uso continuativo. Distribuire l'acqua calda sanitaria a una temperatura non superiore a 45 gradi.
Manutenzione della caldaia
Assicurare una regolare pulizia e manutenzione degli apparecchi, anche ogni anno, a opera di tecnici specializzati; e cercare di evitare la formazione di calcare nelle tubazioni e nelle apparecchiature. Per una corretta gestione dei fumi, è necessario effettuare l'analisi della caldaia almeno ogni due anni, così come prevede la legge. Una caldaia ben manutenuta può essere efficiente anche per dieci anni, poi perde in termini di resa ed è bene sostituirla: un apparecchio non perfettamente efficiente aumenta la spesa in bolletta fino al 30 per cento.
Scelta dei fornitori
Valutare le varie offerte presenti sul mercato, per scegliere il fornitore di gas e il piano più adatto alle esigenze. Se si ha un impianto di riscaldamento centralizzato, è inoltre possibile richiedere all'amministratore la stipula di un Contratto Servizio Energia: così il condominio comprerà energia sulla base del consumo effettivo, misurato da un contatore di calore.
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martedì 14 ottobre 2014

Ristrutturazioni edilizie, detrazioni possibili anche per i lavori in condominio?


Ristrutturazioni edilizie, detrazioni possibili anche per i lavori in condominio?
Le detrazioni fiscali sui lavori di ristrutturazione degli immobili, sono applicabili sia agli edifici di proprietà privata che ai condomini. Esistono però delle differenze, la principale è che gli interventi di manutenzione ordinaria sono agevolabili solo se realizzate sulle parti comuni dei secondi, mentre le case private ne sono escluse.
Parti comuni dei condomini
L'articolo 1117 del codice civile definisce come parti comuni di un condominio: "Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo: il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune; i locali per la portineria e per l'alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi e per altri simili servizi in comune; le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all'uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli acquedotti e inoltre le fognature e i canali di scarico, gli impianti per l'acqua, per il gas, per l'energia elettrica, per il riscaldamento e simili, fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini."
Limite di spesa
Nel caso di interventi eseguiti sulle parti comuni dei condomini il limite massimo di spesa su cui commisure la detrazione deve essere riferito a ciascuna abitazione facente parte del fabbricato. A seconda delle rispettive quote, se un condomino possiede più appartamenti il limite di 96.000 euro deve essere considerato separatamente per ciascuna abitazione posseduta. Il limite deve essere suddiviso fra gli eventuali compropretari delle singole unità immobiliari.
Adempimenti
Sarà l'amministratore del condominio, come unico soggetto d'imposta, a dover effettuare tutti gli adempimenti necessari per fruire dell'agevolazione. Inoltre, dovrà comunicare ai condomini l'importo delle spese sostenute da ciascuno di essi nell'anno di esecuzione dei lavori, distinguendo quelle riferibili agli interventi sulle parti comuni da quelle eventualmente relative ai lavori sulle singole unità abitative.
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mercoledì 8 ottobre 2014

Riqualificazione energetica: quali interventi rientrano nelle detrazioni?

Riqualificazione energetica: quali interventi rientrano nelle detrazioni?
Possono usufruirne i lavori che riguardano il riscaldamento, il miglioramento termico, i pannelli solari e la climatizzazione invernale. La detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, introdotta per la prima volta con la legge finanziaria del 2007, è stata prorogata con la legge di stabilità 2014.
Il provvedimento intende favorire lo sviluppo e l’integrazione tra i sistemi edili e le soluzioni tecnologiche, per aumentare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio italiano. Con l’ultima proroga si è avuto un innalzamento della detrazione d’imposta lorda dal 55% al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in dieci quote annuali di uguale importo.
Ma quali sono i punti più importanti del provvedimento? Quali interventi possono usufruire delle detrazione? E quali documenti sono richiesti? L’agevolazione fiscale, che consiste nell’applicazione di detrazioni dall’Irpef e dall’Ires nel caso di interventi di aumento del livello di efficienza energetica di edifici esistenti, è riconosciuta in caso di riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, miglioramento termico dell’involucro dell’edificio, installazione di pannelli solari e sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Nelle detrazioni rientrano pertanto anche gli interventi sull’isolamento dell’involucro edilizio. Lo sottolinea in un comunicato Isopan, azienda che produce pannelli isolanti metallici ad alto coefficiente isotermico per coperture e pareti. Tra i prodotti di Isopan che rientrano nelle detrazioni c’è, per esempio, Arkwall, un modello di pannelli per facciate architettoniche che mantiene i vantaggi delle facciate ventilate, le quali permettono non solo di migliorare i livelli di prestazione energetica, ma anche di incrementare il benessere abitativo e lavorativo. Anche i pannelli Isocappotto contribuiscono all’isolamento termico, grazie ai pannelli sandwich a doppio rivestimento metallico, ricoperti da materiali diversi che permettono di ottenere la stessa resa estetica delle pareti intonacate.
Infine, per beneficiare delle detrazioni sui i pannelli solari, questi devono essere installati per la produzione di acqua calda ad uso domestico, industriale, di strutture sportive e istituti scolastici. Per l’asservazione dell’intervento di installazione dei pannelli solari è richiesto un termine minimo di garanzia e pannelli conformi alle norme Uni En 12975 o Uni En 12976.
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martedì 7 ottobre 2014

Appartamento con ingresso indipendente in completa fase di ristrutturazione


JESI (Via Leopardi)
Nelle immediate vicinanze del centro, in posizione riservata e con ingresso indipendente appartamento di 80 mq. in completa fase di ristrutturazione e composto da: Soggiorno/cucina, camera matrimoniale, cameretta  e bagno. Completa la proprietà: Corte esclusiva di 82 mq. con loggiato. Possibilità di scegliere suddivisione interna e finiture.
Classe Energetica: G. Indice di prestazione energetica: >132,5 KWh/mq. anno.
AJE 4445 - euro 160.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860
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venerdì 3 ottobre 2014

A pochi km da Jesi, affittasi prestigioso Ristorante molto ben avviato


JESI
A pochi km da Jesi, in ottima posizione, affittasi prestigioso Ristorante molto ben avviato, con 120 posti interni, 70 in veranda e giardino. Attrezzatura semi-nuova e tutta a norma
RJE 1100 - Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860

Morro d'Alba: Appartamento ristrutturato al primo piano di un piccolo condominio



MORRO D’ALBA
Appartamento ristrutturato di 80 mq. sito al primo piano di un piccolo condominio e così composto: Soggiorno, cucina abitabile, 2 camere, bagno e terrazzino. La proprietà comprende una cantina ed un orto.
AMD 3113 - euro 120.000
Per maggiori informazioni vi invitiamo a telefonare al numero 0731.206860